Transizione ecologica e digitale FVG - Arriva Italia
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Transizione ecologica e digitale: un’opportunità strategica per il trasporto pubblico nel Friuli Venezia Giulia

Presentati i dati della ricerca commissionata da Arriva Italia a The European House – Ambrosetti. Lo studio strategico ha lo scopo di qualificare e individuare le opportunità di sviluppo (servizio e filiere industriali) nella Regione FVG rispetto all’evoluzione della mobilità e al sistema del TPL, dimostrando le valenze innovative e i benefici associati.

  • Il Friuli-Venezia Giulia ha un parco bus più nuovo della media italiana (3,6 anni a Trieste, 5,5 anni a Gorizia, 6,1 anni a Pordenone e 6,6 anni a Udine vs 12,3 anni in Italia), ma che vede oggi la necessità di investimenti in mezzi a propulsione alternativa per abilitare una maggiore sostenibilità ambientale.
  • Il FVG ha un elevato tasso di pendolarismo che coinvolge il 60% della popolazione. Di questo il 70% sono lavoratori mentre il 30% studenti.
  • Arriva Udine attiverà a fine 2021 un servizio a chiamata su prenotazione, che valorizzerà anche il ruolo delle associazioni locali come elemento di congiunzione con le aree più isolate dell’area carnica.
  • L’opportunità di sviluppo della mobilità in Friuli-Venezia Giulia è sostenuta dal ruolo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, insieme ad altre fonti di finanziamento, renderà possibili investimenti complessivi per circa 180 milioni di euro.
  • Investire nel TPL del futuro significa contribuire al recupero di un settore fortemente impattato dalla pandemia con effetti positivi per esternalità economico-ambientali che possono raggiungere complessivamente circa 1,2 miliardi di euro al 2026.

L’EVOLUZIONE IN ATTO NEL TPL
L’evoluzione della mobilità è caratterizzata da due fenomeni principali: l’evoluzione tecnologica, in quanto le tecnologie digitali rappresentano il fattore abilitante della trasformazione dei modelli di business degli operatori della mobilità collettiva, e dalla transizione energetica, perché il passaggio da forme di alimentazione carbonfossili a fonti verdi di trazione garantirà una mobilità più sostenibile.

Nel prossimo futuro cambierà il ruolo dell’auto, che per le nuove generazioni perde la valenza di bene da possedere ma diventa semplice mezzo di trasporto (il 58% di chi usa il car sharing in Italia ha meno di 35 anni). Cambia anche il modo di percepire l’ambiente, essendo oggi la sostenibilità prerogativa essenziale per la popolazione e i governi stessi.

La digitalizzazione e la transazione energetica porteranno allo sviluppo di nuovi modelli di business che comporteranno anche un’evoluzione del ruolo pubblico: il TPL dovrà valorizzare ulteriormente
la sua funzione di supporto all’inclusività rispetto a territori e fasce sociali svantaggiate.

LE DIRETTRICI DELLA MOBILITA’ COLLETTIVA E IL POSIZIONAMENTO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Il Friuli-Venezia Giulia possiede un parco bus più moderno della media italiana (3,6 anni a Trieste, 5,5 anni a Gorizia, 6,1 anni a Pordenone e 6,6 anni a Udine contro una media nazionale di 12,3 anni), ma che vede oggi prevalentemente alimentazione a diesel e con necessità di investimenti in mezzi a propulsione alternativa per abilitare una maggiore sostenibilità ambientale.

La sostituzione programmata di circa 330 mezzi entro il 2026, di cui il 45% a propulsione alternativa (elettrica, metano/biometano e, seppur sperimentalmente, idrogeno) consentirà di risparmiare, a parità di percorrenza kilometrica, fino a 5.400 tonnellate di CO2/anno una volta a regime.

Il FVG si posiziona sopra le media nazionale per numero di auto private circolanti: 678 contro 662. Negli ultimi 5 anni il tasso di motorizzazione è cresciuto del 6% passando da 638 a 678 veicoli ogni mille abitanti. La regione è però sopra la media per autovetture ibride ed elettriche (10,8 vetture ogni mille circolanti contro una media di 9,1).

Potremmo affermare che il Friuli-Venezia Giulia è un esempio di eccellenza per quel che riguarda il TPL. Lo dimostrano diverse best practice sia a livello di sostenibilità ambientale, sia di inclusione e digitalizzazione:

  • Arriva Udine è spinta verso la conversione al Biometano con adeguamento degli impianti già pianificato. Avviata l’introduzione della trazione a metano CG su tratte extra-urbane.
  • Apt Gorizia è parte attiva del progetto di produzione e utilizzo, ai fini di mobilità, dell’idrogeno presso l’aeroporto di Trieste.
  • Trieste Trasporti prevede l’avvio di una linea a trazione elettrica lunga 18km che attraverserà l’intera città lungo la direttrice nord-sud e che vedrà impiegati autobus della lunghezza di 18 metri. E in avvio anche la sperimentazione dei bus a idrogeno.
  • Atap progetta l’introduzione di 15 autobus urbani alimentati a metano liquefatto LNG.

Inclusione: le best practice in Friuli-Venezia Giulia
Lo sviluppo del TPL in un’ottica inclusiva può favorire l’accesso ai capoluoghi anche ai cittadini residenti nelle aree a domanda debole (Prealpi e Alpi Carniche). La sfida è quella di rendere disponibile, per queste aree, l’accesso alle città principali e ai servizi essenziali.

Arriva Udine attiverà a fine 2021 servizi a chiamata su prenotazione. Il servizio sarà totalmente integrato lungo l’asse origine/destinazione e valorizzerà il ruolo delle Associazioni locali come elemento di congiunzione con le aree più isolate. Questa tipologia di servizi potrebbe essere ampliata su base stagionale, rafforzando il servizio TPL durante la stagione sciistica invernale.

Trieste Trasporti, sempre con Arriva Udine, ha provveduto a dotare l’intera flotta urbana in servizio a Trieste e Udine di accessi facilitati per persone con disabilità motorie. Lo stesso vale per 120 bus in servizio sulle linee extra-urbane.

Infine, la flotta triestina di Trieste Trasporti è dotata di tecnologie all’avanguardia per favorire il dialogo vocale con i bastoni dei non vedenti. Presto tale tecnologia verrà installata anche a Udine.

IL SERVIZIO MOBILITY-AS-A-SERVICE (MaaS)
Per MaaS si intende un nuovo modo di concepire il trasporto, basato non più sul possesso del mezzo, ma sulla messa a disposizione di una piattaforma digitale che consenta la condivisione di più modalità di trasporto da utilizzare al fine di ottimizzare il proprio percorso e soddisfare le singole esigenze di mobilità.

In base al tragitto, un soggetto può scegliere, attraverso un’applicazione, se spostarsi in auto, autobus, treno, scooter, tram, monopattino e così via, grazie all’unione di operatori privati e pubblici. In quest’ottica, è fondamentale una sempre maggiore intermodalità di servizio e di base dati tra i diversi player della mobilità.

Per favorire dunque l’evolversi di questo modello occorre una generale revisione dei rapporti tra TPL e autorità pubblica, nonché di quelli con i vari player operanti sul territorio, che dovranno aderire al nuovo modello.

Digitalizzazione: le best practice in Friuli-Venezia Giulia
TPL FVG ha avviato un approccio integrato verso l’utenza ivi incluso l’acquisto elettronico del biglietto. Il pagamento può avvenire con carta di credito o credito telefonico, senza nessuna obliterazione a bordo. Con particolare riferimento alla tecnologia wi-fi, Trieste ha completato l’installazione sull’intera flotta, a seguire nella città di Udine, Gorizia e Pordenone.

Trieste Trasporti ha già avviato un programma di integrazione sperimentale con altre forme di trasporto e di servizi con vocazione turistica (ferroviario, bike sharing, musei, turismo trasporto marittimo).
A Udine, i nuovi bus a metano di Trieste Trasporti e Arriva Udine in servizio sulle linee extra urbane, sono dotati di SOS Button, un dispositivo che permette ai conducenti di inviare un segnale d’allarme nel caso rilevassero situazioni di rischio o pericolo.

Secondo Lorenzo Tavazzi, Partner di The European House -Ambrosetti “Sostenibilità, digitale e inclusione sono temi che trasformeranno nel medio e lungo termine il settore della mobilità. In particolare, in un’ottica di digitale, la governance integrata dei dati potenzialmente disponibili rappresenta una delle sfide più grandi che devono essere affrontate al fine di liberare tutto il potenziale in termini di livello di servizio che ne deriva”.

LA VISIONE EVOLUTIVA DEL TPL IN FRIULI-VENEZIA GIULIA, LA VALORIZZAZIONE DI UN MODELLO DI PARTNERSHIP PUBBLICO-PRIVATA E I BENEFICI DERIVANTI
La valorizzazione della mobilità collettiva significherebbe godere di un livello di servizio tra i più evoluti in Italia nonché di abilitare benefici economico-ambientali su tutto il territorio.
Le tre direttrici di sviluppo (digitalizzazione, sostenibilità e accessibilità) che impattano sul TPL si possono integrare in una visione per la mobilità del futuro in Friuli-Venezia Giulia.

“Ci sono oggi tutte le premesse affinché il servizio di TPL della Regione FVG rappresenti un centro di eccellenza/benchmark nazionale della mobilità integrando servizi door to door, a basso impatto ambientale, ad accesso universale, un esempio di mobilità fortemente interconnessa con la città e in grado mettere al centro l’utente grazie alle innovazioni di carattere digitale. Come è possibile realizzare questo obiettivo? Facendo ulteriore leva sul livello di eccellenza di servizio capitalizzandone l’esperienza, sfruttando le risorse finanziarie a disposizione in questo momento storico a partire dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, promuovendo ulteriormente l’esperienza positiva del partenariato pubblico-privato e valorizzando appieno tutte le iniziative mirate alla sostenibilità” ha dichiarato Angelo Costa, amministratore delegato di Arriva Italia.

La Regione Friuli parte già da un livello eccellente di qualità del servizio nel settore dei trasporti:
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza costituisce un’opportunità da cogliere per la messa a terra dei prossimi passi che deve affrontare il TPL.

Il PNRR e altre fonti finanziarie renderanno disponibile una somma pari a circa 180 milioni di euro per il Friuli-Venezia Giulia, da destinare a investimenti in digitalizzazione, transizione ecologica e ulteriori programmi di intervento (rinnovo flotta a basso impatto ambientale, digitalizzazione, sviluppo dell’intermodalità, servizi a chiamata e personalizzati).

“La partnership tra pubblico e privato è centrale per cogliere l’opportunità di cambiamento. Ciascun attore dovrà svolgere al meglio il proprio ruolo, certamente alla politica è richiesta una pianificazione sugli indirizzi futuri, mentre al privato viene chiesto di supportare tale pianificazione con le migliori soluzioni sostenibili”  afferma Angelo Costa, amministratore delegato di Arriva Italia.

Aniello Semplice, Direttore per Arriva Italia dell’area FVG ribadisce che “Fondamentale sarà garantire, di volta in volta e in funzione della fattispecie di confronto, un efficace equilibrio tra ruolo del pubblico e del privato nell’ottica di rafforzare il ruolo della Regione come cabina di regia dell’ecosistema della mobilità collettiva”.

SCENARI EVOLUTIVI AL 2026
Investire nel TPL del futuro significa contribuire al recupero di un settore fortemente impattato dalla pandemia, con effetti positivi legati principalmente alle esternalità economico-ambientali che possono raggiungere complessivamente ~1,2 miliardi di euro al 2026.

L’investimento nel TPL potrebbe rappresentare per la Regione una leva strategica di politica economica generale. In un’ottica di ammodernamento/riconversione dell’attuale sistema produttivo regionale, gli investimenti in transizione energetica e sviluppo digitale del TPL potrebbero rappresentare una straordinaria opportunità di sviluppo.

Gli investimenti arriverebbero a generare effetti diretti e indiretti nel tessuto regionale con un moltiplicatore pari a due volte le risorse investite.